giovedì 29 maggio 2008
Il BlogPoint del Passatore
Comunque diamogli il definitivo in bocca al lupo e ora tocca a loro, alle loro gambe e alla loro testa, solo loro possono arrivare là a Faenza ma il nostro incoraggiamento gli può essere d'aiuto.
Saremo un pò di blogger sabato a Firenze, ci sara Denise di Runners per caso, la nostra ufficio stampa , ci ha pure rimediato un intervista ad Adrenaline Channel che faremo sabato in Piazza della Signoria. Ci sarò io assieme ad Andrea e Ivana de La bacheca di villa Torlonia e poi Nikka che ancora deve decidere cosa fare e poi Cristina di Pantharun biciclettata per l'occasione e ancora anche lei in bilico tra i 100km in bici a seguire un suo amico o altro.
Tra le curiosità il nostro Marione partirà con i suoi amici senza assistenza, correranno con un bel zaino in spalla ad un loro amico che li segue in bici e alla viva il parroco arriveranno a Faenza!!
Comunque saremo tanti sul percorso a dare una mano e sicuramente assisteremo e inciteremo tutti i partecipanti.
Con questa gara inauguriamo un nuovo elemento caratterizzante i Blogtrotters e cioè un meeting point per le gare che potremmo chiamare "blog point", un punto di incontro, di raduno per i blogger alle varie gare. Una volta individuato il percorso delle gare ogni gruppo che vi partecipa localizza un luogo dove vedersi sia prima che dopo la gara. Sarebbe carino fare delle tavolette tipo le hostess all'aeroporto con il logo nostro, potremmo farle e distribuirle, ci penseremo.
Per quanto riguarda Firenze il ritrovo è fissato a sabato alle 14.00 all'incrocio di Via dei Calzaiuoli angolo sinistro con Piazza della Signoria come nella foto di google, ci troveremo tutti lì a farci la foto e a fare due chiacchere, ci siamo scambiati i numeri di cellulare e avremo pure una vela della Running come riferimento.
Il tipo di gara non permette molto relax, ognuno è preso da mille cose ma sarà un bel momento.
Vi invito quindi a partire dalla maratona di Jesolo di approntare tra voi, tramite email, a proposito a giorni invio a tutti le email di tutti, un blog point e di fare un post apposito su questo blog, così rimane a memoria futura per i prossimi incontri.
Ieri sera sono stato ospite della trasmissione Marathontv, sono riuscito a dire qualche cosa, ma sopratutto ho avuto la richiesta di Valerio Piccioni della Gazzetta dello Sport di fargli avere due righe dell'evento per eventualmente segnalarlo sulla "rosa", detto ciò mi pare che possiamo rilassarci questo weekend e dal prossimo cominciare a pensare seriamente alle magliette e a i premi del raduno. Ciao a tutti e buona strada!!!
mercoledì 28 maggio 2008
Tanti auguri a Mathias!!!!
martedì 27 maggio 2008
I Blogtrotters in Tv - comunicato stampa n.2
Sono ormai una cinquantina i blogger italiani che parlano di running che si sono uniti per creare un nuovo modo di concepire il web, i portali che parlano di podismo e atletica, ovvero di running. Sono blogger indipendenti accomunati dalla medesima passione: la corsa. Il primo raduno dei blogger italiani avverrà il 27-28 settembre p.v., in quel di Colonna, provincia di Roma, in occasione del Trofeo Vini-Pallavicini.
In quell’occasione i blogger si riuniranno in un forum comune per scambiarsi idee, eleggere il blog più rappresentativo, quello più tecnico e tanto altro. Intanto una prima adunata alcuni blogger la faranno sabato 31 maggio a Firenze, in occasione del Passatore. Alle ore 12 circa alcuni blogger si conosceranno chi per la prima volta, chi invece si ritroverà, alcuni seguiranno gli ultramaratoneti-blogger come supporter, altri la correranno, altri solo per un fugace saluto. Ma ancor prima Giampiero Cacciato, ideatore e factotum insieme a Master Runners, alias Gianluca, dell'Atletico UISP Monterotondo e ad altri, mercoledì 28 sarà ospite della trasmissione televisiva MarathonTV, dedicata al podismo.
In studio oltre a Giampiero, ci sarà il Presidente Fausto della Running Evolution che parlerà della gara di Colonna del 28 settembre e Giampiero parlerà dei blogtrotters e del raduno dei blogger a fine settembre. La trasmissione va in onda su Rete Oro e quindi la si trova pure sul canale satellitare e precisamente nel canale 905 del bouquet di Sky.
E’ pertanto visibile in tutta Italia ed è una buona occasione per parlare contemporaneamente a tutti e per far sapere anche a blogger che ancora non ne sono al corrente, dell'iniziativa che sta prendendo corpo giorno dopo giorno.
La trasmissione si chiama MarathonTV ed è condotta da Ludovico Nerli Ballati che alcuni conosceranno come speaker delle gare del Lazio oltre che della Maratona di Firenze, di Roma 2008 e.. del Trofeo Vini-Pallavicini di Colonna (RM. La trasmissione andrà in onda dalle 22.00 alle 23.00 ed è possibile telefonare per partecipare in diretta al numero 0659649739 . Il sito della trasmissione è http://www.marathontv.it/
Comunicato stampa
Denise Quintieri – Giampiero Cacciato
www.primoradunoblogtrotters.blogspot.com
lunedì 26 maggio 2008
Blogtrotters crescono.
Dopo i racconti del Passatore ormai siamo tutti in attesa di vivere questa bella esperienza e aspettiamo i resoconti di chi vivrà questi due giorni in mezzo all'appennino tosco emiliano, possiamo immaginare cosa stanno vivendo tutti questi ultramaratoneti in queste ore e siamo con la mente lì con loro. In questo momento Monica "l'Irlandese" sta correndo la maratona di Newry attraversando i confini tra l'Irlanda e l'Irlanda del Nord , quando mi fa sapere metterò un messaggio nel cbox, a tal proposito vi invito ad usarlo più spesso, è un modo veloce per scambiarsi due parole , anche due semplici saluti.
Spero e credo che l'idea del Planet vi sia piaciuta, Bibe ha creato quel link ad un sito che mette in evidenza i post nuovi dei singoli blog, così si possono vedere in tempo reale gli aggiornamenti e andare subito a leggere e commentare. Invito chi non ha dato ancora la sua autorizzazione a Bibe per mettere il loro blog nel Planet a farlo, è un modo semplice per avere il proprio blog sempre monitorato dagli altri ed è stimolo per tenerlo aggiornato.
Inoltre con Master Runners e Bibe e mi pare anche Furio, stiamo ultimando un nuovo sito che dovrebbe vedere la luce tra non molto e che chiameremo ItalianBlogTrotters, il dominio Blogtrotters era già preso e quindi abbiamo pensato,Master R. per l'esattezza, di dare un nome più risonante anche in previsione di trasferte all'estero..
Bisognerebbe iniziare a pensare a come premiare i blog, se premiare solo quelli che saranno al raduno o tutti, che tipo di blog premiare, se premiare un post in particolare, anche una fotografia, discutiamone.
Infine vi metto al corrente, vi ho anche mandato una email, che mercoledì 28 il Giampy, cioè io, sarà ospite di una trasmissione televisiva chiamata Marathontv che andrà in onda su Rete Oro nel lazio ma è visibile sul canale satellitare di Sky 905. Quindi è visibile su satellite in tutta Italia e vi invito a vederla così vi fate un 'idea in più della gara e del raduno.
La trasmissione va in onda dalle 22.00 alle 23.00 e ci sarà Fausto Presidente della Running Evolution e parlerà della gara di Colonna , mentre io vado appositamente per parlare del nostro raduno e di noi. Si può anche intervenire chiamando in diretta al numero 0659649739 ,
la trasmissione ha pure un sito http://www.marathontv.it/.
Allora a risentirci a presto, intanto continuate ad allenarvi!!
giovedì 22 maggio 2008
Planet Runner , i blog in tempo reale .. di Bibe.
Il Passatore di Margantonio parte 3.
Taglio il traguardo per la terza volta, a distanza di nove anni, con un tempo da sogno 9:09’ 17’’ senza nessun rimpianto, ho speso 5 mesi di preparazione fisica e mentale per raggiungere quest’obiettivo, ho trovato tanti amici che mi sono stati accanto nei lunghi allenamenti al Parco del Cormor, ma la gara l’ho condotta in solitudine dal primo all’ultimo km, anzi non in solitudine ero accompagnato dal mio sogno.
Ora l’appuntamento è per il prossimo anno con una certezza: partire, arrivare e crederci.
Si può ancora migliorare.
Tutta la primavera è stata scandita da allenamenti e gare condotte in funzione di quella possibilità: si può ancora migliorare!
Ho incrementato il numero dei km percorsi in gara riducendo i ritmi, a parte la splendida maratona di Salsomaggiore, non ho tirato fuori grandi prestazioni cronometriche; ho provato per due volte la tenuta sulle sei ore (ad Alzano Lombardo e Mareno di Piave raggiungendo 66 e 73 km), credendo che in questo modo potessi correggere i dettagli che nella passata edizione erano mancati alla perfezione.
Sono giunto alla vigilia della gara tranquillo, tutto era a posto, morale a mille, condizioni fisiche ottimali, neppure un accenno di male fisico mi aveva intaccato negli ultimi mesi e pure la mia convivenza con il dolore al tendine di Achille è diventata pacifica.
Tutto a posto sino a sabato mattina, il giorno della gara, quando ritrovandosi alla partenza da Udine, l’organizzatore del pullman dell’UOEI ci ha ricordato che sarebbe stata una giornata calda, di essere prudenti.
Già da quel momento nel mio intimo ho cominciato a capire che il sogno iniziato l’anno precedente non poteva ritornare a farsi vivo nella mia notte del Passatore. Ho finto di crederci fino all’arrivo a Firenze, l’aria condizionata dell’autobus non faceva avvertire la incredibile calura che c’era fuori.
Chi ha potuto confrontare la mia tensione del 2004 con quella di quest’anno nelle ore che precedono la partenza avrà notato che mi ero arreso già prima di partire.
Mi ero arreso non alla paura della fatica, non ai tanti km da correre, non alle tante ore di solitudine da affrontare, non alla salita che tanto odio (una volta all’anno e solo per il Passatore 15 km si possono fare), mi ero arreso a Fratello Sole e Sorella Afa e Umidità.
Mi rimaneva solo di cercare di cadere avendo almeno provato a combattere: quest’anno il mio obiettivo non era di arrivare a Faenza a tutti i costi, inutile negarlo, era di arrivarci prima di mezzanotte.
Alcune note sulla parte organizzativa:
si dà per scontato il fascino della gara in sé, come pure le inevitabili ipocrite ed inapplicabili regole stabilite dal regolamento sul divieto di farsi accompagnare e di ricevere assistenza fuori dallo spazio adibito ai ristori.
Sarà che quest’anno mi sono ritrovato nelle prime posizioni, ma per esempio all’ingresso di Borgo San Lorenzo non ho visto le lunghissime code di auto degli anni precedenti, invece mi hanno fatto più paura lungo la discesa la incoscienza di molti ciclisti e motociclisti che affrontano a velocità pazzesche la strada senza tenere presente la propria e la altrui sicurezza: capisco che sia una bella sensazione lasciarsi andare a 80 km/h in discesa, ma dietro la curva non si sa chi ci possa essere, specie di notte.
I ristori posizionati come al solito abbastanza bene per la tipologia della gara, avevano la sola pecca di avere a disposizione bevande “calde” sarebbe bastato preparare i bicchieri all’ultimo minuto, gli spugnaggi invece direi decisamente insufficienti, con questo caldo bisognava avere a disposizione più postazioni, più acqua e più spugne che si sono esaurite dopo i passaggi dei primi.
In un paio di punti ho visto una vaschetta da 10 litri poggiata per terra riempita a metà, mi è venuto da chiedermi: ma lo sanno che dopo tante ore di cammino-corsa piegarsi per raccogliere l’acqua con le mani diventa un’impresa titanica?
Per fortuna che invece erano numerose le fontanelle pubbliche e “le fonti private” messe a disposizione dagli abitanti delle località attraversate.
Non avrebbe guastato lungo il percorso, specie nelle ore diurne, una maggiore presenza di staffette che vigilassero sulla possibili problematiche legate al caldo eccessivo: io ma anche tanti altri abbiamo avuto momenti di malessere fisico senza alcuna via di scampo, senza la possibilità di chiedere aiuto almeno fino al ristoro successivo (lascio immaginare cosa possa significare dover camminare per 2-3 km in cattivo stato).
Ultima nota stonata: le docce. Congelate, come mai ho provato nella mia vita, e qualcuno degli addetti ai massaggi aveva anche il coraggio di dire che fa bene.
Ho avuto modo di sostare per circa un’ora a Marradi in attesa dell’autobus-scopa che mi riportasse a Faenza: ho avuto modo di verificare la grande abnegazione e impegno degli addetti ai massaggi che tentavano di rimettere in sesto fisico e morale i muscoli e la testa di tutti coloro che colà si fermavano alla ricerca di energia per poter portare a termine l’impresa.
Tornando alla mia gara, cosciente dei 35°C della partenza in Firenze, ho tentato un avvio tranquillo, in compagnia di ultramaratoneti di sicura tenuta (Luca Zava, Marco Cattaneo), lungo la salita di Fiesole l’asfalto era rovente, e non in senso metaforico, sembrava che le fiamme dell’inferno ci stessero raggiungendo, il refrigerio dell’acqua con la quale ci si riusciva a bagnare durava solo pochi minuti.
Nel tratto successivo fino a Borgo San Lorenzo ho lasciato andare le gambe ma sempre in sicurezza tanto è vero che sono transitato con 18 minuti di ritardo rispetto allo scorso anno, ma soprattutto con la percezione che sarebbe stato difficile correre la salita della Colla.
Sono transitato accanto al pullman dell’UOEI dove c’erano i miei amici udinesi senza neanche fermarmi, per non avere tentazioni, ho dato giusto un cenno, un cenno che ho ripetuto poi a Luisanna Lopez posizionata come al solito all’inizio della salita (stessa spiaggia, stesso mare), voleva essere un cenno di saluto, era già un cenno di resa.
La salita che l’anno scorso avevo quasi completamente corso, ho dovuto in molti tratti camminarla, vedere Enrico Vedilei (il vichingo) pure lui stroncato dal caldo sulle rampe della Colla mi ha ancora di più convinto che non era cosa.
Ho raggiunto la vetta, perché si doveva, almeno tre volte mi sono dovuto fermare ai margini della strada, appoggiarmi al guard-rail per “fermare il mondo” che girava più veloce del solito.
Ho raggiunto la Colla (per i neofiti, si tratta del punto più alto del percorso con i suoi 913 m ) con quasi un’ora di ritardo rispetto all’anno scorso, ormai avevo fallito, ritirasi sarebbe stata la decisione più saggia, per l’orgoglio personale, per la salute fisica ma…come fare a scordare che qualche anno fa a mezz’ora da un ritiro sempre sulla Colla dopo aver consegnato il pettorale la testa aveva ritrovato le motivazioni per continuare?
Ho deciso di riposare un po’ e vedere l’evoluzione degli eventi; vedere Roberta Elia, giungere in vetta, anche lei afflitta (continuava a ripetere che sarebbe stata l’ultima volta che correva il Passatore), mi ha dato un minimo di speranza, attaccarmi a lei, alle sue trecce bionde, confidando nella sua ormai sicura capacità di affrontare una seconda parte di gara in progressione.
Ho atteso che si sistemasse ed insieme abbiamo affrontato la discesa.
Acc!!!! Dovrei dire abbiamo affrontato i primi 200 m di discesa perché poi una fitta fortissima mi ha intaccato il fegato, ho salutato Roberta augurandole di completare la sua impresa (ed in effetti c’è riuscita splendidamente chiudendo al 4° posto assoluto con un tempo di 11:18’) e allo stesso tempo salutando il mio Passatore; mi sono trascinato fino al km 65, a Marradi affrontando la discesa con tratti di cammino e corsa. “Partito da Firenze è giunto a Marradi in 7 ore 48minuti” recita il diploma consegnatomi, nel certificato scritto nel mio intimo c’è scritto invece trascinatosi fino a Marradi, sconfitto da un avversario che era imbattibile: il caldo.
Non poteva servire nulla oggi per cambiare gli eventi, non serviva ricorrere a chi mi aveva detto di pensarla nei momenti di difficoltà, non serviva risvegliare l’orgoglio contro chi tante volte mi ha ripetuto l’inutilità di questa gara, ora bisogna fermarsi un momento, basta qualche giorno e da questo stesso luogo dove annoto la mia sconfitta lanciare la rivincita per il prossimo anno.
martedì 20 maggio 2008
Il Passatore di Margantonio parte 2
La mia avventura con il Passatore 2004 inizia sabato mattina di buon’ora, sveglia alle 04.30 per essere puntuali all’appuntamento con gli amici friulani dell’U.O.E.I. con i quali affronteremo il viaggio in autobus che ci porterà alla partenza in Piazza della Signoria a Firenze.
La nottata non è stata delle più tranquille erano anni che non provavo la tensione pre gara, quello stato d’animo che si prova quando sai di andare incontro a qualcosa di grande, di complesso che non vede in campo solo le tue forze fisiche ma anche la testa e tanti altri fattori esterni che potrebbero influire sull’evento che stai per affrontare.
Si, perché il Passatore non è una gara come le altre, innanzitutto perché è una 100 km ma anche perché si parte da Firenze nell’ultimo weekend di maggio alle 15.00 quindi in condizioni climatiche di solito di gran caldo, dopo poche ore ci si ritrova a quota 913 m sul livello del mare con temperatura e clima decisamente differente e con la notte che incombe sulla testa di noi podisti, la discesa inevitabilmente rischia di provocare danni alle gambe e soprattutto all’apparato gastro-intestinale, a causa del fresco e dell’inevitabile cocktail di cibi e bevande che ogni podista ingerisce lungo il percorso; terminata la discesa mancano ancora 30 km e lì veramente può succedere di tutto.
Ma veniamo al racconto del mio Passatore.
Il pranzo e l’attesa della partenza la vivo con tanti amici con i quali, è inutile dirlo, si parla solo della nostra prossima avventura, apprendo che sarà alla partenza anche Cosetta Benatti che dopo aver corso 5 maratone quest’anno solo tre giorni fa si è iscritta anche alla 100. Follia???!!!!
Ho curato la preparazione fisica, mentale e logistica di questa gara nei minimi dettagli, nulla penso che mi sia sfuggito, consegno le sacche che saranno portate sul percorso nelle varie tappe intermedie dall’organizzazione, in ognuna di esse ho riposto tutto ciò che mi potrebbe essere utile in caso di necessità.
Il cielo sulla nostra testa è decisamente nuvoloso, in direzione Colla di Casaglia (la vetta più alta della gara) siamo sicuri di non trovare più di 7-8 gradi di temperatura, a Faenza mi riferiscono che in mattinata pioveva. Se penso che uno degli spauracchi era la temperatura alta il primo pericolo è decisamente scongiurato; indosso pantaloncino e canotta traforata Podisti.net e mi avvio in Piazza della Signoria, vedo tanti amici, con i quali scambio saluti e in bocca al lupo ma sono estraniato dalla realtà, la mia testa è immersa nell’impresa.
Partenza prudente era la strategia, guai a lasciarsi prendere la gamba dall’entusiasmo, la salita di Fiesole subito mostra la sua difficoltà ma la determinazione, il vedere sulla strada il paese completamente colorato di bandiere della pace (scusate la mia divagazione extra podistica) mi fornisce ulteriori energie mentali; viaggio spesso accanto ad un ragazzo che sulle spalle reca la scritta Andorra, si tratta si di Campionato Europeo di 100 km ma vuoi che vi sia in questo piccolissimo stato un centokilometrista mi chiedo?
Al passaggio nel centro di Fiesole, assiepata di spettatori mi sento chiamare a gran voce e per nome, mi volto uscendo dal mio stato di concentrazione e scorgo Orlando Pizzolato (il vincitore di due maratone di New York per chi non lo conoscesse) che mi incita a gran voce, il mondo del podismo è fatto anche di questo mi dico, oggi è il nostro giorno di tutti quelli che sono su questa strada e un vero appassionato di corsa questo lo sa.
La strada dopo Fiesole comincia a scendere e diventa fondamentale prendere il giusto ritmo senza pensare naturalmente al cronometro ma cercando di ritrovare in se stessi quegli elementi che possano distrarre dallo scorrere del tempo e della strada; l’elemento fondamentale è sicuramente lo splendido paesaggio che ci circonda, le colline possono essere ammirate nella loro grandezza anche perché un leggero venticello ha spazzato via le nuvole che incombevano fino a poche ore prima e rende leggera la corsa.
Mi trovo a correre in un gruppetto di atleti stranieri provenienti chissà da dove, due presumibilmente dai paesi dell’Est intuisco dal loro modo di parlare ma preferisco non chiedere (e in che lingua poi) l’amico con la scritta Andorra, tre spilungoni dall’inconfondibile origine tedesca, lo si nota anche dal colore della maglia, insomma sono io lo straniero in questo contesto.
Borgo San Lorenzo si avvicina, lo si vede da lontano, al mio fianco una lunghissima fila di auto, camper e altri mezzi di accompagnatori, esalano fumi terribili (non mi dilungo sul problema della mancata chiusura al traffico, annunciata sulla carta ma mai applicata nella realtà), sento un giovane podista che appena raggiunto dice testualmente a due accompagnatori in bici:”Adesso ho bisogno di fare un tratto in bici”, rimango sbalordito, così senza ritegno, ma cosa ci fa questo fra noi faticatori della strada, si tratta di un intruso, di un fannullone che non ha neanche uno specchio in casa? E i suoi amici si sentono degli eroi nell’aiutarlo a commettere questa oscenità?
Fatto sta che all’ingresso in Borgo San Lorenzo me lo ritrovo davanti sul ciglio della strada in attesa di riprendere a correre, non gli risparmio un improperio coi fiocchi.
Il mio passaggio a Borgo San Lorenzo avviene in ottime condizioni fisiche e psicologiche, mi sembra che questi 35 km siano passati senza lasciare alcun segno, il transito è avvenuto in 2: 24’, al volo prendo dalla sacca che mi passano gli amici dell’UOEI ,che attendono vicino all’autobus il transito di tutti gli amici, una confezione di maltodestrine e mi accingo ad affrontare la salita della Colla, altre volte mi sono chiesto se provare a camminare o alternare passo a corsa, ora niente, si corre e basta, incrocio la compagna dell’amico Daniele Cesconetto in bici che mi dà un sorso d’acqua e mi dice che Daniele è poco avanti, concentrato al massimo affronto la salita ad un ritmo che sia equilibrato, che non mi faccia spendere eccessive energie, ma non mi faccia perdere anche molto terreno, quando intravedo in lontananza Daniele (amico di tante maratone) mi pongo l’obiettivo di raggiungerlo, e piano alla volta gli recupero qualcosa.
“Scolliamo” come dicono i toscani, cioè transitiamo sul Passo della Colla insieme in poco meno di 4 ore, non mi sembra vero, metà dei km sono alle spalle, la fatica ancora non si è fatta sentire, la carica è a mille e la parte del percorso più difficoltoso è superata.
Mi lancio in discesa a buon ritmo, qualche difficoltà mi provoca un leggero male alla milza che cerco di allontanare concentrandomi sulla respirazione; la mia porzione di cervello che è deputata alla “passione matematica” comincia ad elaborare dati, a fare calcoli su cosa possa succedere se il ritmo rimane costante, se cedo leggermente, insomma parte il conto alla rovescia, in fondo siamo in discesa sia fisica (nel senso di pendenza) che di km.
Al ristoro di Casaglia, indosso la maglia a maniche lunghe per mettermi al riparo dai rigori del fresco che si profila minaccioso nella lunga discesa che mi porterà a Marradi e dopo aver mangiato una fetta di pane e marmellata e fatto scorta di liquidi mi butto a capofitto nella discesa; anche stavolta cerco comunque di non esagerare, la strada fila ma bisogna gestire i muscoli delle gambe che potrebbero risentirne nel lungo tratto che mi separa dal traguardo al termine della discesa.
Ancora le ultime luci della sera mi fanno compagnia e quasi sono deluso perché in questa maniera mi perdo lo spettacolo che ho ancora nella testa di quando 10 anni fa transitai in questa zona e immerso nel buio della notte assistetti allo spettacolo delle colline circostanti in cui luccicavano le lucciole.
Ma dover rinunciare a questo significa che sono ben in anticipo rispetto a quella volta e facendo un po’ di conti anche sulla tabella che ho elaborato nella mia testa per poter realizzare il mio sogno: chiudere il Passatore in meno di 10 ore.
L’entusiasmo cresce con l’andare avanti dei km, cerco di prendere qualche intermedio, sfruttando le indicazioni dei pannelli al lato della strada, mi vengono i brividi, potrebbe accadere di realizzare qualcosa che non avrei neanche lontanamente immaginato, bisogna resistere però, è necessario allontanare ogni illusione, scendere coi piedi per terra e macinar km.
Poco prima di Marradi avverto una brutta sensazione, forse il freddo e l’acqua che ho bevuto hanno provocato problemi al mio intestino, inutile resistere, appena entrato in paese mi fermo un momento sul ciglio della strada e un conato di vomito mi assale, un paio di minuti, e tutto sembra passato.
Riprendo la mia corsa e sul ciglio della strada scorgo Emiliano Piola fermo confortato da amici, cerco di dargli un incoraggiamento al volo, ma mi fa capire che non ne ha più, mi dispiace tanto, ci siamo incontrati tante volte quest’anno nelle maratone primaverili ed è in condizioni smaglianti ma evidentemente qualcosa oggi è andato storto come peraltro deve esser successo ad un altro grande Claudio Leoncini che ho superato da qualche km anche lui in evidente crisi, faccio gli scongiuri e proseguo avanti.
Al settantesimo km, quando ormai la strada ha spianato e non mi avvalgo più delle sensazioni positive sia fisiche che mentali della discesa, un black out mi si presenta, improvvisamente mi sento venir meno le forze nelle gambe e in contemporanea la mia testa elabora pensieri negativi.
Ho bisogno di una grande forza d’animo per inventare una reazione: mi propongo di alternare corsa a passo, la strategia funziona per un paio di km poi il tratto di corsa si riduce mentre riesco a camminare abbastanza spedito.
Mi dico che non può cambiare tutto così d’un colpo, proverò a camminare per un po’ poi si vedrà.
Nella mia testa tutte quei pensieri positivi che avevano volato sino a pochi km fa si trasformano in sensazioni negative, il freddo comincia a farsi sentire, nonostante questo le gambe vanno di passo, ma non scatta la molla di riprendere a correre.
Cammino per un’ora e mezza, anche a costo di raggiungere Faenza di passo nessuno potrà togliermi la soddisfazione di tagliare il traguardo, ma il dannato spettro del Passatore è alle mie spalle, sta per prendersi il mio sogno: terminare entro le dieci ore.
Subisco passivamente il sorpasso di tanti podisti, recepisco senza reagire i loro incitamenti, solo nel momento in cui l’immenso Vedilei mi supera ho la forza di replicare con qualche parola, ma si tratta solo di orgoglio; non c’è niente da fare, bisogna solo tener duro e sperare che qualcosa cambi.
Faccio un po’ di conti andando di passo il mio sogno andrà a finire nel sacco dei ricordi delle avventure del Passatore Pelloni, non nella mia bacheca personale.
Con una forza d’animo di quelle dei momenti estremi mi dico che devo tentare di cambiare il corso delle cose, riproverò ad alternare corsa e passo; comincio con poche centinaia di metri correndo, mi guardo attorno cerco di badare alla strada buia, alle macchine che mi vengono dinanzi, guardo le colline che degradano verso la strada, le numerose lucciole che volano a pochi metri dal suolo, faccio di tutto insomma per distrarre la mia testa dalla tentazione di riprendere a camminare.
Và!!!!! Dopo un paio di km tutto improvvisamente ritorna ad essere positivo le gambe corrono la testa cerca di precederle, bisogna sfruttare al massimo il momento positivo, evito di fermarmi ad un ristoro per paura di perdere l’attimo fuggente, il mio sogno riprende a concretizzarsi, l’ombra malefica è rimasta alle mie spalle, nel cielo stellato, illuminato da una splendida luna mi appare una stella cadente che per diversi secondi solca il cielo: non esprimo nessun desiderio, il mio sogno si sta concretizzando lascio ad altri la possibilità di avvalersene.
Il passaggio per Brisighella in 7:55’ non lascia dubbi ormai sulla possibilità di raggiungere Faenza in tempo e neppure un leggero calo nel finale può impedire il realizzarsi del mio sogno.
Il cartello con l’indicazione dell’ingresso in Faenza non mi inganna, so che c’è ancora un bel pezzo di strada da fare, un podista mi supera, lo lascio passare senza reagire, non è contro gli avversari che sto lottando, nessuno in questa gara (a parte i primissimi) insegue l’avversario, tutti sono vincitori quelli che tagliano il traguardo, se inoltre si riesce a migliorare il proprio personale è un successo.
Piazza del Popolo accoglie me come tutti gli altri podisti che mi hanno preceduto e quelli che mi seguiranno.
Taglio il traguardo per la terza volta, a distanza di nove anni, con un tempo da sogno 9:09’ 17’’ senza nessun rimpianto, ho speso 5 mesi di preparazione fisica e mentale per raggiungere quest’obiettivo, ho trovato tanti amici che mi sono stati accanto nei lunghi allenamenti al Parco del Cormor, ma la gara l’ho condotta in solitudine dal primo all’ultimo km, anzi non in solitudine ero accompagnato dal mio sogno.
Ora l’appuntamento è per il prossimo anno con una certezza: partire, arrivare e crederci.
Si può ancora migliorare.Sarebbe ingiusto citare solo alcuni degli amici che hanno vinto la loro gara, rischiando di dimenticarne altri: ma una eccezione va fatta per tutti quelli che hanno esordito, che hanno per la prima volta provato le incredibili sensazioni di tagliare il traguardo della 100 km del Passatore!!
lunedì 19 maggio 2008
Prima foto tra blogtrotters.. Marco e Fabiodelpià
Alla Maratona del Piceno si sono dati appuntamento i nostri amici Marco del blog appunto di Marco d'Innocenti e Fabiodelpià di Pantharun!! Cosa si sono detti non si sa, sicuramente avranno parlato di noi e della nostra iniziativa e poi si sono bevuti in 2'h36 Marco e in 3h19 Fabio, un 'altra bella maratona!!
domenica 18 maggio 2008
Il Passatore di Margantonio parte 1
Sedotto e abbandonato dal Passatore - ma e’ solo la prima parte!
La mia prima corsa non competitiva risale al febbraio del 1994, per la precisione era una Marcia di San Valentino: fu subito un colpo di fulmine con il mondo del podismo, amatoriale nel vero senso della parola, di coloro i quali fanno una uscita settimanale, o al massimo due nel periodo primaverile-estivo quando è possibile bissare sabato pomeriggio e domenica mattina.Dopo poche settimane conoscevo gli amici del G.M. Udinesi che a mo’ di scherzo mi proposero di iscrivermi ad una corsa alla quale molti di loro partecipano da anni e per la quale organizzano un pullman: si trattava della 100 km del Passatore.
venerdì 16 maggio 2008
Il Passatore di Ugo Graziani
Tra sabato 31 maggio e Domenica 1 giugno si svolgerà la 36.a edizione della 100 km del Passatore, si parte da Firenze e si arriva a Faenza attraversando l'appennino tosco emiliano.
La difficoltà tecnica del percorso unita all'unicità del paesaggio la fanno tra le 100 km più affascinanti al mondo. Sempre più persone si dedicano a questa gara e alcuni di noi quest'anno vi parteciperanno: Marco D'Innocenti , Mario Serino (Marione) e Andrea Rigo (Andrea di corsa).
Altri, come me e Denise, Andrea e Ivana e forse pure Ezio saranno i blogger sul percorso che inciteranno e aiuteranno tutti al loro passaggio.
In questo primo post facciamo raccontare a Ugo Graziani, mio amico, la sua esperienza nell'affrontare questa gara, per lui sarà la settima partenza e quindi ha già una certa esperienza e sopratutto la voglia di pensare già alla prossima. Buona lettura, commentate l'argomento e in seguito faremo altri post con il materiale che ci arriverà.
La mia 100 km del Passatore.. di Ugo Graziani.
Vediamo di fare un po’ d’ordine tra le mille congetture che circondano il miraggio della cento del Passatore, analizzando punto per punto quegli aspetti che possono, una volta chiariti, mettere tutti, o comunque la stragrande maggioranza degli atleti, nella condizione di concludere senza tanta sofferenza questa sfida indimenticabile.
1) l’ho sempre detto e lo ribadisco: preparare una cento di “buon senso” è molto più comodo che tentare di preparare una Maratona veloce e questo sia per l’impegno psicologico rispetto agli allenamenti, sia per il ridotto stress muscolare.
2) Il vero allenamento riguarda l’adattamento delle strutture articolari al carico, blando ma prolungato e l’allenamento della testa
3) Fare una Maratona in tempi decenti a novembre, ripeterla a febbraio o marzo, significa avere già fatto il più per una cento
4) Correre una maratona significa raddoppiare il chilometraggio con il sistema Galloway
5) Con questo sistema sono arrivato a correre il Passatore del 2004 in 10 h 22’
6) La prima, se accompagnati da chi già ne ha fatta almeno una, è la più facile. La cosa migliore è godersi il panorama mozzafiato, le feste di paese, i bambini che battono il 5 e forniscono acqua e bevande ad ogni angolo di strada, la notte, le lucciole, i silenzi, la suggestione che strega, il valore che solo vivendo possiamo dare a questa nostra impresa e se continuo così il Passatore lo abbiamo già finito e poi non posso dirvi tutto….comunque alla prima godetevi tutto questo e fatevi trasportare da tutte le emozioni che sa regalare, non sarete voi a correre ma la strada sotto i vostri piedi.
7) Il percorso offre alcune difficoltà ma anche lì è importante capire come gestirle
8) Normalmente si parte con il caldo ma questo non vuol dire che in Appennino continuerà a farne, indumenti leggeri in partenza ed ai supporters affidare un ricambio dai contenuti più “caldi”.
9) Le scarpe: alle prime 2 partecipazioni, dopo la Colla ho cambiato le scarpe, non ce n’è bisogno anzi usate scarpe leggere senza un alto grado di protezione, fatevi i conti di quante tonnellate risparmierete a fine gara e poi il passo non sarà mai troppo traumatico, non è, non può essere una corsa troppo impegnata quindi, a mio giudizio, non servono “scarponi”.
10) Le variazioni altimetriche sono una costante, 3 km e si sale già per Fiesole, 7 km in tutto molto impegnativi per una partenza a freddo, lasciate andare i “cavalli pazzi”, li raccoglierete tutti sulla salita della Colla. Dopo Fiesole, sali-scendi comodo e bello delle Colline Toscane, anche con il caldo la vegetazione rende tutto piacevole e si parla di tutto e con tutti di aspettative e strategie. Passato il 20° si vedono montagne lontanissime, lì è automatico pensare: quando sarò lassù mi mancheranno 52 km, ammetto che non può essere tanto confortante. Vetta alle croci, “pettata” ripida di 400 mt e poi discesa verso “Borgo”, questo a mio giudizio è il pezzo più noioso, macchine e moto la fanno da padroni, i supporters sono invitati a non essere tali in questo tratto.
Entrati a Borgo s. Lorenzo si blocca il primo lap e qui si fanno i primi conti, se siete in ritardo di poco non preoccupatevi se lo siete di molto rimandate all’anno successivo le vostre velleità di record. 33° fatto, vi aspettano 9 km circa di falsopiano con salita percepibile ma consente di correre e finalmente “l’attacco alla Colla”. Salita ripida con pendenze in alcuni punti prossime al 18%, correre in certe condizioni fa solo male, prendetevela comoda anche se non dovete far freddare le gambe, motore acceso, quindi, ma senza faticare.
Arrivati alla Colla già siete degli uomini diversi, potrete anche ritirarvi ma niente e nessuno sarà come prima. Discesa, Casaglia e Marradi, è il tratto più infido, l’euforia può giocare brutti scherzi, mai forzare l’andatura e correre semplicemente facendo rilassare le gambe dalle salite che avete percorso. Il Passatore sta per cominciare.
Marrani, 65° km qui comincia la Gara, 35 km interrotti dalle lucciole e qualche luce artificiale all’orizzonte, dicono che sia in discesa ma io non me ne sono mai accorto, sali-scendi costante, forse in positivo ma con tanti km fatti…Brisighella è il miraggio più agognato, strappetto e poi il lancio verso Faenza, mancano 12,5 km ed oramai più niente e nessuno potrà impedire al vostro sogno di divenire realtà, statale al buio, 9,2 km prima del viale di Faenza, all’inizio di questo c’è un cartello stradale che indica un solo nome: FAENZA, 2,5 km di esaltazione totale ma anche di ansia di terminare e poi piccola curva ed il traguardo…..avete fatto il Passatore!!!!
11) Alimentatevi, “i grassi bruciano nella Fornace degli zuccheri” ma attenzione anche agli squilibri idro-elettrolitici, Sali a reintegrare soprattutto con il caldo. Il prosciutto magro ma salato torna comodo!
12) Per l’allenamento vi rimando alle prossime scritture ma vi faccio una raccomandazione, anzi vi do un consiglio: se non volete fare il Passatore….non andate a vederlo!
giovedì 15 maggio 2008
Chi posta per primo?
Ad oggi siamo 39, si è anche unito il top runner Andrea di Vicenza del blog Andreadicorsa, lui sarà a Berlino ma è dei nostri. Abbiamo altre persone che devono aderire e quindi passeremo quota quaranta. Master Runners, Bibe , Io e Mathias stiamo studiando dei loghi nuovi includendo anche la parola Italian , poi mandiamo i loghi a tutti e li votiamo. Se alla mia email mi mandate i vostri indirizzi di casa, se ritenete che viola la vostra privacy potete tralasciare, vi farò avere del materiale turistico della zona dei Castelli Romani e della Running Evolution. Insomma del materiale che vi permetta di capire dove andrete a passare due giorni della vostra vita.
Spero pure di poter già mettere nella busta degli alberghi e bed and breakfast convenzionati e poi ci pensate da voi a contattarli . Altro per ora non c'è, aspetto vostri post e che continuate a cercare altre adesioni.
Noto con piacere che da quando abbiamo ideato questa iniziativa, in linea generale le pagine viste di tutti i blog sono cresciute e anche i commenti, persone nuove arrivano nei propri blog e penso che lo abbiate notato pure voi e già questo è un buon risultato. Con Bibe stavamo studiando la possibilità di mettere dei feed su questo blog in modo da aggiornare la situazione dei blog che hanno postato di recente e quindi rimandando il link a quel blog, più o meno è così ma forse facciamo prima a farlo che a spiegarlo. Ciao e a presto.
martedì 13 maggio 2008
Lavori in corso..
Master Runners e Bibe stanno lavorando per avere un sito più articolato e stanno testando delle novità, vorremmo che questo blog o quello che arriverà, sia il collettore di tutti e dia la possibilità di coordinare tutti anche e sopratutto nello scambio di informazioni riguardanti gare di interesse generale a cui tutti possano attingere.
Qualcuno sta studiando pure il logo per la maglietta, il tema resta il mondo ma forse occorre trovare qualcosa di meno ingombrante per la maglia. Come logo sui siti direi di lasciare ormai questo almeno fino al raduno in cui si decideranno tutte le modifiche definitive. Cominciate a mandare qualcosa da mettere sul blog, notizie sul passatore e su jesolo, le prossime gare in calendario e continuate a proporre. Ad oggi, anzi a quest'ora, siamo arrivati a 38 blogger aderenti, mi sembra un successo comunque vada, negli ultimi arrivati abbiamo Luciano Duchi, l'inventore della Roma Ostia, la mezza più importante d'Italia, Presidente del gruppo podistico più numeroso d'Italia. Ovviamente è anche lui blogger e anche se non sarà presente in quanto sarà a Berlino per la maratona ha voluto aderire all'iniziativa. In questi giorni sto leggendo e rileggendo i vari blog e vedo che ormai attraverso questo si stanno creando nuove amicizie e tutto ciò non può che farci contenti.
Infine vi volevo mettere al corrente che ieri sera il Direttivo della Running Evolution ha dato l'ok all'iniziativa inserendola all'interno della manifestazione e a ha dato mandato a me di coordinare il gruppo di lavoro che si occuperà del raduno. Spero che presto Fausto Giuliani , il Presidente, possa scrivere due parole al riguardo, come società siamo orgogliosi e contenti di ospitare il primo raduno e daremo tutto il supporto logistico e non del caso. Insomma i lavori procedono, ancora qualcuno può essere scettico ma la macchina è partita, il pieno è fatto e la strada è libera.
Buona strada a tutti. Giampiero.
sabato 10 maggio 2008
Le idee non mancano.
Insieme ad Antonio si parlava di mettere dei post tecnici sulle gare importanti, spero a breve di farmi fare una descrizione della 100km del Passatore da Ugo della mia società, lui ne ha fatti otto, quindi ha da dire. alcuni di noi la faranno e quindi possiamo partire con quello.Poi antonio ,quando torna dalle ferie ci fa un post sulla maratona di Jesolo.
Dopodichè pensiamo a come svolgere l'incontro del sabato, oltre all'informalità del tutto, ci potrebbe essere un momento in cui si premiano alcuni blog per dare un significato letterario, per dire, dell'evento. Ognuno potrebbe presentare un proprio post scritto nel blog e tutti votano il migliore, poi premierei il blog più tecnico, cioè più esaustivo dal punto di vista dello sport, uno per i contenuti artistici e cioè come è scritto, come è abbellito e poi premiare il blog in assoluto. Con 5-6 premi ci facciamo due risate e poi tutti a cena. Continuate a scrivere le vostre opinioni e se volete fare un post vostro scrivetemi e lo concordiamo. Buona strada a tutti.
martedì 6 maggio 2008
Il Trofeo Vini Principe Pallavicini.
venerdì 2 maggio 2008
L'idea piace..
Le finalità devono essere queste, persone che amano la corsa e lo stare insieme, a Padova con Ezio, Monica e Bibe abbiamo passato due bei giorni anche se non ci conoscevamo di persona, altri gruppi si sono incontrati a Vienna, insomma, io credo che chi si prende la briga di mettere su un blog, di correre kilometri su kilometri non possa non avere in comune delle cose con gli altri.
Sto facendo un database in cui raccogliere più dati possibili dei vari blog, certi hanno più scrittori, altri non hanno evidenziata una email per contattarli in privato. Ci sono blogger che curano più blog, insomma sto facendo un lavoro un pò certosino, controllo pure che siano blog aggiornati, evitando di andare a disturbare persone che magari non hanno interesse. Sono arrivato a contare oltre 40 blog, ma il circuito è quello ristretto a noi che ci scriviamo in questi giorni. Aiutatemi ad allargare il giro facendo altre ricerche. Inviatemi alla mia email giampytec@hotmail.it il vostro indirizzo email, il nome del blog e l'indirizzo completo web così aggiorno meglio. Se qualcuno vuole saperne di più mi può mandare il suo numero di cellulare e lo contatto oppure se mi scrivete vi mando il mio. Già ho visto che qualcuno ha dato disponibilità nell'organizzazione, penso che a breve potremo fare un piccolo comitato di 4-5 persone per l'organizzazione e il programma.
Per quanto riguarda la location, non per vantarmi ma la mia società , di cui fanno parte pure Ezio e Andre e Ivana, la Running Evolution, http://www.runningevolution.it/ ha una predisposizione per l'organizzazione di eventi un pò particolari. Questa sera sarò a cena con Orlando Pizzolato, da domani effettuerà il terzo stage di allenamento organizzato da noi utilizzando le nostre strutture, chiedete quindi a Orlando referenze sul gruppo. Abbiamo fatto parte dell'organizzazione del ristoro al km11 della Roma Ostia di quest'anno, un intero ristoro fatto da noi volontari che ha assicurato il rifornimento a..8500 persone! Infine la gara che dovremmo correre il 27 settembre nell'anno scorso ha avuto 1004 arrivati e nell'edizione precedente il mitico Calcaterra è arrivato soltanto secondo.
Presto faremo un direttivo della società per deliberare questa iniziativa che sò già incontrerà i favori della maggior parte degli oltre 120 iscritti alla Running. Insomma , le premesse ci sono tutte, diamoci da fare, consideriamo l'evento nostro, cerchiamo di portare altri blogger e anche compagni di squadra del proprio paese. Troveremo delle formule per gli alloggi e i pasti, cercheremo qualche sponsor per fare delle magliette e per i premi che vogliamo istituire.
Sarebbe opportuno impiegare energie per ricercare sponsor sopratutto nel campo dell'editoria e del web, chi ha idee si faccia avanti.
Bene, vi ringrazio per aver capito da subito la concretezza della mia volontà e vi invito a farvi sentire, ognuno porti il suo contributo, porti il suo entusiasmo e sarà uno dei momenti più belli del nostro vivere la corsa. Ciao a tutti.
giovedì 1 maggio 2008
Inizia una nuova avventura.
Penso che sia giunto il momento di organizzare un raduno, un momento di confronto tra tutti e la possibilità di vivere un pò di tempo assieme.
La mia idea è questa: la mia società Running Evolution, organizza l'ultima domenica di settembre una gara di 10 km a Colonna, nei castelli romani, ci si potrebbe incontrare al sabato e fare una specie di forum tra noi, posso trovare qualche personaggio di rilievo che fa da moderatore, potremmo indire una specie di premio per i migliori blog come scrittura, simpatia, originalità ecc ecc. Una bella cena alla sera e poi la domenica mattina la gara con una classifica dei blogtrotters, si pranza assieme e ognuno riparte. Con una gara corta si ha più tempo libero per stare assieme e non c'è l'assillo di fare la gara al top della prestazione. La scelta di Colonna non vuol essere penalizzante per chi vive in posti troppo lontani da Roma, ma ci permette di avere una logistica collaudata, una gara nostra e un gruppo favoloso come gli orange che ci accoglierebbero nel migliore dei modi.
Questo è solo il mio pensiero, se avete idee scrivete subito, cominciamo a lavorarci e sicuramente sarà un incontro storico. Cominciate a commentare e poi decidiamo se e come far postare da tutti su questo blog in modo da avere la visione più democratica possibile di tutta l'organizzazione.
Ci potremo in parte autofinanziare per fare qualcosa di commemorativo, gadget, magliette ecc ma abbiamo pure il tempo per trovare qualche sponsor che ci possa aiutare, quindi iniziamo subito a lavorarci sopra.
Infine volevo dire che questo blog deve essere solo un meeting point per organizzare il raduno, l'individualità dei blog deve restare tale, questo lo considero un blog di servizio relativo al raduno. Almeno inizialmente sarebbe meglio fare così, in seguito se abbiamo altre idee potrebbe diventare qualcosa di più e di diverso.
Buona strada a tutti e a presto.
Giampy.